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I Nostri Trattamenti

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    Il bendaggio funzionale è un bendaggio anelastico che ha la funzione di mantenere in accorciamento le strutture danneggiate garantendo una funzione antalgica, sostenere una struttura lesa, limitare movimenti pericolosi e consentire movimenti funzionali indolori. Questi bendaggi sono utilizzati per fasciti plantari acute, metatarsalgie, neuroma di Morton e distorsioni della caviglia.

    Il Kinesiotaping invece è un trattamento riabilitativo che trova la sua applicazione soprattutto in campo sportivo senza alcun coinvolgimento medicinale. Viene impiegato per supportare un muscolo traumatizzato, migliorare la circolazione sanguigna e linfatica, ridurre il dolore e correggere dei disallineamenti articolari.

    In campo podologico, è utile per trattare algie (come fasciti plantari, talloniti, metatarsalgie, distorsioni della caviglia e borsiti) e per drenare i piedi gonfi.

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    La terapia con il diodo laser si utilizza come metodica terapeutica e chirurgica in affiancamento ai trattamenti svolti in ambulatorio.

    Tra le varie funzioni che può svolgere troviamo:
    - la gestione del dolore, in quanto agisce come analgesico stimolando il flusso sanguigno e riportando la zona bersaglio al suo stato normale (per questo è impiegato per il trattamento di fasciti plantari, borsiti, metatarsalgie, ecc...);
    - la vaporizzazione, in quanto contribuisce a coagulare il sito trattato fornendo un'azione decontaminante e accelerando la guarigione. Per questo motivo costituisce un'alternativa a metodi di trattamento più convenzionali per quanto riguarda, ad esempio, le verruche e le onicocriptosi;
    - l'azione antimicotica, in quanto la luce laser penetra la struttura dell'unghia fornendo un calore intenso che riduce il numero di funghi e virus;
    - l'azione cicatrizzante, in quanto offre una riduzione significativa delle dimensioni di una ferita e, favorendo il flusso ematico, risulta utile come catalizzatore nei processi di guarigione

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    Una delle complicanze più gravi del diabete sono le lesioni ulcerative a livello del piede. Questo tipo di lesioni sono favorite dalla progressiva alterazione del microcircolo periferico e dal peggioramento della sensibilità periferica causati dalla stessa patologia.

    Il ruolo del podologo è fondamentale nel:
    - sensibilizzare il paziente diabetico a come gestire il piede in maniera corretta in modo da prevenire possibili lesioni;
    - inquadrare il grado ulcerativo grazie a una serie di test (test monofilamento, test con il diapason, test di sensibilità termica) in modo da stabilire controlli periodici per monitorare la condizione del paziente;
    - trattare le lesioni ulcerative con medicazioni avanzate e laser terapia, in collaborazione con il medico specialista.

  • La Riflessologia plantare è una tecnica di medicina alternativa che prevede la pressione e il massaggio di specifiche zone dei piedi, con l'intento finale di apportare benefici anche ad altri elementi anatomici del corpo umano. Questo effetto terapeutico è possibile perché a determinate zone dei piedi corrispondono ben precisi organi, strutture nervose, articolazioni, strutture ossee e ghiandole.

    A seguito di una raccolta di dati anamnestici del paziente, si va a delineare il massaggio più specifico alla problematica da trattare e si imbastisce un protocollo.

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  • Le verruche sono infezioni virali altamente contagiose che si presentano come escrescenze carnose e dure, di natura benigna. Sul piede le troviamo prettamente a livello plantare dove, per effetto della continua compressione a cui sono sottoposte, tendono a svilupparsi in profondità. La necessità di un trattamento podologico è dettata soprattutto dal dolore, dal pericolo di contagio e dal fatto che possono portare a una scorretta posizione del piede, con conseguente ripercussione sulla deambulazione.

    Il trattamento avviene tramite bruciature con il laser o tramite toccature di acido nitrico fumante. Entrambe le tecniche favoriscono la distruzione del virus e il ripristino della cute sana.

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  • Nel momento in cui subentrano problematiche di appoggio e deambulazione è bene svolgere una valutazione posturale e biomeccanica del passo. Durante l'analisi posturale si vanno a osservare come i ricettori posturali intervengono sulla nostra postura, mettendone in rilievo le disfunzioni. All'analisi posturale andremo poi ad affiancare una visita biomeccanica, cioè una valutazione accurata e dettagliata per individuare deformità o disfunzioni responsabili di un errato appoggio del piede, di una deambulazione scorretta o di eventuali patologie.

    Attraverso questa complessa visita, è quindi possibile identificare il miglior trattamento ortesico o riabilitativo, realizzando ortesi su misura o solette propriocettive studiate e pensate per il singolo paziente, oppure segnalare le situazioni che richiedono l'approfondimento da parte di altri specialisti.

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    L'ortoplastia è la branca della podologia che mira a progettare e realizzare apparecchi ortesici anatomici e personalizzati creati artigianalmente.

    Queste ortesi sono in silicone e possono essere applicate per riequilibrare forze e pressioni del piede, per ridurre l'ipercarico o con finalità correttive nel caso in cui non si voglia o non si possa intraprendere la via chirurgica.

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    I plantari sono dei dispositivi realizzati su misura e altamente personalizzati a seconda delle esigenze del paziente, indispensabili per correggere e/o compensare le disfunzioni del piede oppure per prevenire le problematiche legate a malattie sistemiche (come il diabete mellito e l'artrite reumatoide).

    La tecnica di presa d'impronta mediante scanner e la tecnica stampa 3D ci permette inoltre di avere un importante miglioramento in termini di riproducibilità, qualità del prodotto e abbattimento dei costi.

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    Durante la visita, dopo accurata anamnesi, si procede all'ispezione del piede e degli annessi cutanei. Ci possiamo avvalere di strumentazione per migliorare la qualità della visita, come il mini-doppler per verificare la qualità della circolazione periferica e l'ecografo portatile per riscontrare la presenza di segni riconducibili a infiammazione e/o edema del piede.

    Si procede poi al trattamento podologico vero e proprio, che abitualmente comprende il taglio e pulizia delle unghie e la rimozione delle callosità.

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    L'unghia incarnita (o onicocriptosi) è una patologia vera e propria ed è una condizione che si verifica quando uno sperone (un frammento ungueale) penetra nel tessuto sottocutaneo provocando dolore, arrossamento e infezione.

    Il trattamento per risolvere l'unghia incarnita è conservativo e consiste nella rimozione della porzione ungueale che lede il tessuto.

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    La rieducazione ungueale è una tecnica conservativa che ha come obiettivo la correzione di una lamina ungueale alterata.

    Il trattamento avviene tramite l'applicazione di filo in titanio o lamelle in resina al di sopra della placca ungueale, previa visita podologica e in assenza di infiammazioni. Si tratta di una tecnica non invasiva e indolore, che porta un beneficio immediato al paziente e che è particolarmente indicata per chi è predisposto a unghie incarnite o all'accumulo di callosità sotto le unghie.​

    La ricostruzione ungueale invece consiste nella realizzazione della parte mancante di un'unghia con una resina bicomponente, in modo tale da favorire la ricrescita naturale dell'unghia sana nel caso in cui il distacco sia causato da un evento traumatico e in modo tale da mettere in sicurezza la lamina nel caso in cui l'alterazione sia dovuta a un conflitto ripetuto delle dita con la calzatura. In quest'ultimo caso, si consiglia di provvedere in un secondo momento a un approfondimento tramite valutazione posturale e biomeccanica del passo.

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    L'onicomicosi è un'infezione dell'apparato ungueale causata da miceti (funghi). Se non trattate nel tempo, le micosi possono causare una distrofia permanente dell'unghia e l'insorgenza di nuove complicanze.

    Il trattamento prevede più azioni:
    - taglio dell'unghia contaminata dal micete (che verrà esaminato attraverso una coltura ungueale per determinarne la natura) e pulizia del materiale prodotto dal fungo;
    - applicazione di prodotti locali a seconda del tipo di micete;
    - trattamento laser per abbattere la carica microbica e favorire una maggior vascolarizzazione.

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    Durante la visita, dopo accurata anamnesi, si procede all'ispezione del piede e degli annessi cutanei. Ci possiamo avvalere di strumentazione per migliorare la qualità della visita, come il mini-doppler per verificare la qualità della circolazione periferica e l'ecografo portatile per riscontrare la presenza di segni riconducibili a infiammazione e/o edema del piede.

    Si procede poi al trattamento podologico vero e proprio, che abitualmente comprende il taglio e pulizia delle unghie e la rimozione delle callosità.

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    L'unghia incarnita (o onicocriptosi) è una patologia vera e propria ed è una condizione che si verifica quando uno sperone (un frammento ungueale) penetra nel tessuto sottocutaneo provocando dolore, arrossamento e infezione.

    Il trattamento per risolvere l'unghia incarnita è conservativo e consiste nella rimozione della porzione ungueale che lede il tessuto.

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    La rieducazione ungueale è una tecnica conservativa che ha come obiettivo la correzione di una lamina ungueale alterata.

    Il trattamento avviene tramite l'applicazione di filo in titanio o lamelle in resina al di sopra della placca ungueale, previa visita podologica e in assenza di infiammazioni. Si tratta di una tecnica non invasiva e indolore, che porta un beneficio immediato al paziente e che è particolarmente indicata per chi è predisposto a unghie incarnite o all'accumulo di callosità sotto le unghie.​

    La ricostruzione ungueale invece consiste nella realizzazione della parte mancante di un'unghia con una resina bicomponente, in modo tale da favorire la ricrescita naturale dell'unghia sana nel caso in cui il distacco sia causato da un evento traumatico e in modo tale da mettere in sicurezza la lamina nel caso in cui l'alterazione sia dovuta a un conflitto ripetuto delle dita con la calzatura. In quest'ultimo caso, si consiglia di provvedere in un secondo momento a un approfondimento tramite valutazione posturale e biomeccanica del passo.

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    L'onicomicosi è un'infezione dell'apparato ungueale causata da miceti (funghi). Se non trattate nel tempo, le micosi possono causare una distrofia permanente dell'unghia e l'insorgenza di nuove complicanze.

    Il trattamento prevede più azioni:
    - taglio dell'unghia contaminata dal micete (che verrà esaminato attraverso una coltura ungueale per determinarne la natura) e pulizia del materiale prodotto dal fungo;
    - applicazione di prodotti locali a seconda del tipo di micete;
    - trattamento laser per abbattere la carica microbica e favorire una maggior vascolarizzazione.

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    Le verruche sono infezioni virali altamente contagiose che si presentano come escrescenze carnose e dure, di natura benigna. Sul piede le troviamo prettamente a livello plantare dove, per effetto della continua compressione a cui sono sottoposte, tendono a svilupparsi in profondità. La necessità di un trattamento podologico è dettata soprattutto dal dolore, dal pericolo di contagio e dal fatto che possono portare a una scorretta posizione del piede, con conseguente ripercussione sulla deambulazione.

    Il trattamento avviene tramite bruciature con il laser o tramite toccature di acido nitrico fumante. Entrambe le tecniche favoriscono la distruzione del virus e il ripristino della cute sana.

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    Nel momento in cui subentrano problematiche di appoggio e deambulazione è bene svolgere una valutazione posturale e biomeccanica del passo. Durante l'analisi posturale si vanno a osservare come i ricettori posturali intervengono sulla nostra postura, mettendone in rilievo le disfunzioni. All'analisi posturale andremo poi ad affiancare una visita biomeccanica, cioè una valutazione accurata e dettagliata per individuare deformità o disfunzioni responsabili di un errato appoggio del piede, di una deambulazione scorretta o di eventuali patologie.

    Attraverso questa complessa visita, è quindi possibile identificare il miglior trattamento ortesico o riabilitativo, realizzando ortesi su misura o solette propriocettive studiate e pensate per il singolo paziente, oppure segnalare le situazioni che richiedono l'approfondimento da parte di altri specialisti.

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    L'ortoplastia è la branca della podologia che mira a progettare e realizzare apparecchi ortesici anatomici e personalizzati creati artigianalmente.

    Queste ortesi sono in silicone e possono essere applicate per riequilibrare forze e pressioni del piede, per ridurre l'ipercarico o con finalità correttive nel caso in cui non si voglia o non si possa intraprendere la via chirurgica.

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    I plantari sono dei dispositivi realizzati su misura e altamente personalizzati a seconda delle esigenze del paziente, indispensabili per correggere e/o compensare le disfunzioni del piede oppure per prevenire le problematiche legate a malattie sistemiche (come il diabete mellito e l'artrite reumatoide).

    La tecnica di presa d'impronta mediante scanner e la tecnica stampa 3D ci permette inoltre di avere un importante miglioramento in termini di riproducibilità, qualità del prodotto e abbattimento dei costi.

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    Il bendaggio funzionale è un bendaggio anelastico che ha la funzione di mantenere in accorciamento le strutture danneggiate garantendo una funzione antalgica, sostenere una struttura lesa, limitare movimenti pericolosi e consentire movimenti funzionali indolori. Questi bendaggi sono utilizzati per fasciti plantari acute, metatarsalgie, neuroma di Morton e distorsioni della caviglia.

    Il Kinesiotaping invece è un trattamento riabilitativo che trova la sua applicazione soprattutto in campo sportivo senza alcun coinvolgimento medicinale. Viene impiegato per supportare un muscolo traumatizzato, migliorare la circolazione sanguigna e linfatica, ridurre il dolore e correggere dei disallineamenti articolari.

    In campo podologico, è utile per trattare algie (come fasciti plantari, talloniti, metatarsalgie, distorsioni della caviglia e borsiti) e per drenare i piedi gonfi.

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    La terapia con il diodo laser si utilizza come metodica terapeutica e chirurgica in affiancamento ai trattamenti svolti in ambulatorio.

    Tra le varie funzioni che può svolgere troviamo:
    - la gestione del dolore, in quanto agisce come analgesico stimolando il flusso sanguigno e riportando la zona bersaglio al suo stato normale (per questo è impiegato per il trattamento di fasciti plantari, borsiti, metatarsalgie, ecc...);
    - la vaporizzazione, in quanto contribuisce a coagulare il sito trattato fornendo un'azione decontaminante e accelerando la guarigione. Per questo motivo costituisce un'alternativa a metodi di trattamento più convenzionali per quanto riguarda, ad esempio, le verruche e le onicocriptosi;
    - l'azione antimicotica, in quanto la luce laser penetra la struttura dell'unghia fornendo un calore intenso che riduce il numero di funghi e virus;
    - l'azione cicatrizzante, in quanto offre una riduzione significativa delle dimensioni di una ferita e, favorendo il flusso ematico, risulta utile come catalizzatore nei processi di guarigione

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    Una delle complicanze più gravi del diabete sono le lesioni ulcerative a livello del piede. Questo tipo di lesioni sono favorite dalla progressiva alterazione del microcircolo periferico e dal peggioramento della sensibilità periferica causati dalla stessa patologia.

    Il ruolo del podologo è fondamentale nel:
    - sensibilizzare il paziente diabetico a come gestire il piede in maniera corretta in modo da prevenire possibili lesioni;
    - inquadrare il grado ulcerativo grazie a una serie di test (test monofilamento, test con il diapason, test di sensibilità termica) in modo da stabilire controlli periodici per monitorare la condizione del paziente;
    - trattare le lesioni ulcerative con medicazioni avanzate e laser terapia, in collaborazione con il medico specialista.

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    La Riflessologia plantare è una tecnica di medicina alternativa che prevede la pressione e il massaggio di specifiche zone dei piedi, con l'intento finale di apportare benefici anche ad altri elementi anatomici del corpo umano. Questo effetto terapeutico è possibile perché a determinate zone dei piedi corrispondono ben precisi organi, strutture nervose, articolazioni, strutture ossee e ghiandole.

    A seguito di una raccolta di dati anamnestici del paziente, si va a delineare il massaggio più specifico alla problematica da trattare e si imbastisce un protocollo.

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